1998 1999

POTENZIAMENTO SISTEMA AUTOSTRADA A 14 - TANGENZIALE DI BOLOGNA

studio di fattibilità

Il “Sistema Autostradale - Tangenziale di Bologna” (cosiddetto nodo di Bologna), realizzato agli inizi degli anni ’60, ha una estesa complessiva di circa 23 km e si sviluppa lungo l’itinerario Bologna Casalecchio (A1) - Bologna Arcoveggio (A13) – Bologna S. Lazzaro (A14).

Il concetto funzionale originario è impostato secondo la logica dei “sistemi coordinati” ed è realizzato attraverso un’autostrada avente due distinte carreggiate per direzione, ciascuna delle quali dotata di 2 corsie di marcia (modulo 3.75 m.) e corsia di emergenza (2.5 m.), delle quali la tangenziale propriamente detta (carreggiate esterne) si configura come freeway urbana.

La Tangenziale è atta a “proteggere” la qualità di funzionamento dell’Autostrada in quanto assolve l’importante ruolo di distribuzione dei flussi di scambio autostrada-territorio. All’Autostrada è invece direttamente affidata solo la tradizionale funzione di servizio nei confronti del traffico di attraversamento rispetto al nodo bolognese.

L’interscambio tangenziale-autostrada è assicurato dai caselli di estremità (Casalecchio, Borgo Panigale, Arcoveggio, San Lazzaro), mentre l’interscambio Tangenziale - viabilità urbana avviene attraverso svincoli a livelli differenziati, ma con intersezioni delle rampe quasi sempre a raso sulla viabilità cittadina

Allo stato attuale, l’infrastruttura in questione è interessata da livelli di traffico molto rilevanti, che presentano valore massimo lungo il tratto compreso tra lo svincolo Aeroporto e il casello di San Lazzaro. In tale tratto si rilevano, soprattutto sulle carreggiate esterne (tangenziale), situazioni di deflusso molto perturbate, con evidenti fenomeni di congestione nelle fasce orarie di punta.

Lo studio di fattibilità relativo al potenziamento del sistema ha affrontato i vincoli imposti dal mantenimento dell’esercizio durante la fase di cantiere, che come è facile immaginare, si tratta di vincoli molto restrittivi, che condizionano fortemente la scelta tipologica della soluzione, i criteri metodologici e organizzativi della fase operativa e la tempistica di cantiere.

Fermo restando questi presupposti, la soluzione prospettata relativamente al tratto Aeroporto-San Lazzaro prevede la realizzazione di una nuova piattaforma per l’autostrada A14, in galleria artificiale, posta in affiancamento all’infrastruttura esistente.

Una volta realizzata la nuova sede dell’A14, l’infrastruttura attuale verrebbe destinata alla sola funzione di tangenziale urbana a 3 corsie/senso, con possibilità anche di ridurre l'area di occupazione rispetto situazione esistente.

Il tronco oggetto di intervento si estende dallo svincolo Borgo Panigale al casello di S. Lazzaro ed ha una lunghezza complessiva di Km 14+634.

La soluzione di progetto è sviluppata suddividendo detto tronco in tre distinti tratti, precisamente:

  • tratto di estremità lato Casalecchio (Tratto ovest), compreso tra lo svincolo Borgo Panigale e il cavalcavia Beverara, di Km 4+613 in cui si ipotizza il potenziamento in sede a 3 corsie/senso, sia dell’Autostrada, sia della Tangenziale;
  • tratto di estremità lato Rimini (Tratto est), compreso tra lo svincolo Lungo Savena e il casello di S. Lazzaro, di Km 2+031, in cui parimenti si ipotizza il potenziamento in sede a 3 corsie/senso, sia dell’Autostrada, sia della Tangenziale
  • Per le tratte di estremità (allargamento in sede dell’intera piattaforma) la metodologia costruttiva è quella tradizionale. Essa prevede infatti la realizzazione di due nuovi rilevati ai margini del corpo del rilevato esistente, previo adeguamento delle opere d’arte interessate, e la conseguente riorganizzazione della piattaforma complessiva. Ciò, secondo una sequenza organizzata per fasi distinte e tali da minimizzare l’impatto sulla circolazione.
  • Tratto centrale, compreso il cavalcavia Beverara e lo svincolo Lungo Savena, di Km 7+990, in cui si ipotizza la realizzazione di una nuova sede per l’Autostrada in galleria artificiale (by-pass autostradale) e la conseguente riorganizzazione della piattaforma attuale finalizzandola ad uso esclusivo della Tangenziale
  • Il by-pass al Tratto centrale è realizzato mediante 4 gallerie artificiali consecutive, intervallate da sub tratti all’aperto di circa 200 m. Le gallerie artificiali sono costituite da strutture di tipo scatolare impostate ad una profondità di circa 9 m. al di sotto del piano di campagna. La soluzione ipotizzata esclude l’impiego di strutture infisse in profondità (pali o diaframmi), soprattutto per evitare ogni tipo di interferenza con le falde acquifere profonde; essa prevede invece la realizzazione di strutture scatolari realizzate a “cielo aperto”, mediante preventivo scavo del terreno fino alla prevista quota di sottofondo.
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Altri progetti realizzati
Strade ed Autostrade

  • 2007
    STRADA STATALE 9 “VIA EMILIA” SECANTE DI CESENA

  • 2009
    STRADA STATALE 640 "DI PORTO EMPEDOCLE"

  • Tangenziale Est di Maranello

    2011
    TANGENZIALE EST DI MARANELLO (MO)

  • 2018
    NUOVA VIABILITA’ NELL’AREA VINGONE– SCANDICCI (FI)

  • 1999
    S.S. N. 16 "ADRIATICA" VARIANTE ALL'ABITATO DI FOSSO GHIAIA (RA)

  • 1998
    SS. N. 67 "TOSCO - ROMAGNOLA" VARIANTE ALL'ABITATO DI DOVADOLA (FC)

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    Autostrade, strade, ferrovie, tranvie, sistemi di trasporto di massa e parcheggi

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